La nostra strategia di Gruppo per il cambiamento climatico è incentrata sulla riduzione delle emissioni di CO2 per tonnellata di cemento del 30% entro il 2030. Per raggiungere questo traguardo, un ruolo fondamentale sarà giocato dalle soluzioni tecnologiche e dai prodotti low carbon.
Innovazione e sostenibilità vanno di pari passo. Noi di Cementir ci impegniamo per raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissati attraverso lo studio di soluzioni tecnologiche alternative per la riduzione della CO2 e prodotti low carbon, oltre che il crescente coinvolgimento e compartecipazione di più attori nel settore come istituti di ricerca, istituzioni e altri player.
Le nostre innovazioni chiave
Lanciato in Danimarca nel gennaio 2021 e presto disponibile in Francia
Soluzione brevettata sostenibile per cemento, calcestruzzo e prodotti innovativi. La tecnologia consente di realizzare calcestruzzi a ridotto contenuto di clinker (più ecologici) e sfruttando due materiali largamente disponibili sulla terra (sostenibili).
Aalborg Extreme Light 120 sul mercato da ottobre 2018
Prodotto premiscelato pronto all'uso a base di calcestruzzo auto-compattante con elevate prestazioni estetiche, meccaniche e di durabilità; per applicazioni semi–strutturali e strutturali a getto fluido.
Prodotto nella pipeline: sul mercato da dicembre 2019
Prodotto premiscelato pronto all'uso a base di malta ad alte prestazioni per impieghi estetici, dove la superficie e la finitura sono l’obiettivo primario; per applicazioni semi-strutturali –a getto fluido e/o a spruzzo.
Prodotto in fase di sviluppo
Prodotto premiscelato pronto all'uso a base di malta ad alte prestazioni per la tecnologia di stampa 3D, dove la costruibilità – sovrapposizione di strati di malta” e la finitura superficiale sono l'obiettivo principale; per applicazioni strutturali, semi-strutturali e non strutturali.
FUTURECEM® - la tecnologia low carbon
La storia di FUTURECEM® inizia quasi 20 anni fa, quando i ricercatori del Centro di Ricerca e Qualità del Gruppo Cementir scoprirono la sinergia tra alcuni tipi di argilla calcinata e il calcare, che permetteva la sostituzione del clinker con una riduzione delle emissioni di CO2 e il mantenimento delle prestazioni.
Nasce così la tecnologia come il risultato di una vasta ricerca applicata che copre l'intera catena del valore.
Una pietra miliare nello sviluppo della tecnologia FUTURECEM® è stato il progetto danese Green Concrete II, incentrato sulla trasformazione verde della produzione di cemento e calcestruzzo, conclusosi nel 2019.
La nostra tecnologia FUTURECEM® brevettata a livello internazionale è riconosciuta come una soluzione all’avanguardia per la riduzione del clinker così come descritto nella roadmap per una "Low-carbon transition in the cement industry” (transizione a basse emissioni di carbonio nell'industria del cemento) dell'International Energy Agency (2018), e nel documento di Cembureau “Cementing the European Green Deal” (2020).
Questa tecnologia è stata inoltre recepita dalla norma europea EN 197-5 per la produzione di cementi II/C-M con sostituzione di clinker fino al 50%.
La commercializzazione è iniziata nel gennaio 2021, in Danimarca, posizionando il Gruppo Cementir come pioniere nella produzione industriale.
La tecnologia FUTURECEM® è il cuore del processo di innovazione del Gruppo Cementir: la nostra ambizione è quella di includere l’innovazione di prodotto nella nostra offerta di soluzioni che permettano di raggiungere gli impegnativi obiettivi verso una maggiore sostenibilità non solo al Gruppo Cementir, ma anche ai suoi clienti.
Entro il 2030 le vendite stimate di cementi con tecnologia FUTURECEM® raggiungeranno circa il 51% dei volumi totali venduti in Europa e il 60% dei volumi di cemento grigio.
La tecnologia FUTURECEM® permette, anche, la produzione di leganti idonei per l’utilizzo in calcestruzzi di altissima resistenza (Ultra High Performance Concrete) o come aggiunte per i calcestruzzi ordinari.
Il nuovo cemento a ridotte emissioni di CO2 che nasce da una tecnologia proprietaria, venduto dal 2021 in Danimarca ed entro il 2030 in tutta Europa.
Nuove tecnologie: il Carbon Capture
Siamo impegnati nella ricerca sul potenziale di nuove tecnologie come la cattura, l’utilizzo e lo stoccaggio del carbonio per studiare modi per ridurre le emissioni di CO2 derivanti dall’uso di combustibili fossili.
Il progetto ConsenCUS
La nostra controllata danese Aalborg Portland, partecipa a diversi progetti CCUS (carbon capture, usage and storage), tra cui il progetto di innovazione finanziato dall'UE denominato "ConsenCUS - CarbOn Neutral cluSters through Electricity-based iNnovations in Capture, Utilisation and Storage".
Con un periodo di sviluppo e implementazione iniziato proprio lo scorso aprile 2021 e che durerà fino a marzo 2025, ConsenCUS è un progetto pilota che prevede la partecipazione attiva di diversi partner industriali e accademici dei Paesi Bassi, Danimarca, Regno Unito, Romania, Grecia, Cina e Canada e un investimento di oltre 13 milioni di euro.
L'obiettivo del progetto è quello di studiare il potenziale della tecnologia CCUS per ridurre le emissioni industriali di CO2. È progettato per raccogliere 100 kg di CO2 all'ora con un impianto dimostrativo mobile ad Aalborg, un metodo basato sulla separazione elettrochimica del gas a basse temperature utilizzando un liquido alcalino come legante. Il liquido può essere riutilizzato per catturare più carbonio, il carbonio catturato sarà poi convertito in prodotti ad alto valore aggiunto (formiato, acido formico) con una maggiore commerciabilità.
Il progetto Greensand
La controllata danese Aalborg Portland è inoltre uno dei partner del consorzio Project Greensand - fase 2, che sta sviluppando un progetto pilota volto a catturare e immagazzinare la CO2 nel mare del Nord.
L'obiettivo del progetto è dimostrare come il carbonio possa essere catturato e immagazzinato nei giacimenti petroliferi esauriti nel Mare del Nord, testando tutta catena del valore dalla produzione del cemento allo stoccaggio. Oltre ad Aalborg Portland, il progetto include Ineos Oil & Gas Danimarca, Wintershall Dea, Maersk Drilling, GEUS e più di 20 aziende, istituti di ricerca e università.