L'impegno nella salvaguardia dell’acqua è parte integrante della nostra strategia di sostenibilità. Riconosciamo l’accesso all’acqua potabile e alle strutture igienico-sanitarie come diritto e promuoviamo iniziative di riduzione del rischio di approvvigionamento idrico, soprattutto nelle aree più vulnerabili.

L’acqua è l'elemento chiave per la sopravvivenza delle nostre comunità ed ecosistemi. Essa svolge un ruolo essenziale per l'industria, compreso il nostro settore, così come per l'agricoltura e la produzione di energia. Allo stesso tempo, il cambiamento climatico sta aumentando la frequenza e l'impatto delle crisi idriche. La gestione efficiente dell’acqua e la sua salvaguardia sono quindi cruciali per lo sviluppo sostenibile e per la nostra strategia di sostenibilità.

La gestione sostenibile dell'acqua è un nostro dovere considerando i diversi contesti ambientali e sociali dei paesi in cui operiamo. Le aree ad alto stress idrico e in potenziale esaurimento necessitano di interventi prioritari nel nostro percorso di miglioramento quale parte integrante della nostra strategia sui cambiamenti climatici.

Gli stabilimenti produttivi del Gruppo dispongono di sistemi e procedure per monitorare i propri consumi e scarichi idrici. Nel processo di produzione del cemento, che assorbe più del 75% dei consumi idrici del Gruppo, l'acqua viene utilizzata principalmente per il raffreddamento degli impianti, per ridurre la temperatura dei gas in uscita dai forni e per l’abbattimento delle polveri e la pulizia. Nei processi umidi e semi-umidi, il consumo idrico è maggiore in quanto l’acqua viene vaporizzata durante le fasi di produzione. Nella produzione di calcestruzzo preconfezionato, l'acqua è invece utilizzata come materia prima.

L'impegno di Cementir per una gestione sostenibile dell'acqua

Crediamo che il quadro di gestione più coerente con la nostra strategia di sostenibilità per un utilizzo responsabile dell’acqua sia costituito dall’attuazione ed il mantenimento di sistemi di gestione ambientale conformi allo standard ISO 14001. Nel 2022 il 92% della produzione totale di cemento è avvenuta presso siti industriali con Sistema di Gestione ambientale certificato ISO 14001.

Il nostro impegno:

  • L'approvvigionamento idrico è considerato tra i fattori di valutazione del rischio/opportunità delle nostre attività ed effettuiamo monitoraggi periodici del rischio idrico considerando l’ubicazione dei nostri impianti e le condizioni locali di stress idrico.
  • Promuoviamo pratiche di gestione dell'acqua efficienti, attraverso, ma non solo, il riciclaggio/riutilizzo, la minimizzazione dei prelievi di acqua dolce, il contenimento degli scarichi delle acque reflue, la minimizzazione delle perdite, l’uso di risorse idriche alternative nonché lo sviluppo di prodotti sostenibili secondo un approccio circolare. Tali iniziative sono ancora più importanti nei siti di produzione di cemento situati in aree ad elevato stress idrico secondo la mappa del rischio “Aqueduct” del World Resources Institute.
  • Adottiamo un sistema di monitoraggio, controllo e rendicontazione periodica dei progressi compiuti in ciascun sito nel raggiungimento degli obiettivi in base ad indicatori riconosciuti a livello internazionale.
  • Sviluppiamo un rapporto di collaborazione costruttiva, basato sulla massima apertura e fiducia, nei confronti delle comunità locali e delle Istituzioni perché crediamo nella condivisione delle sfide per la conservazione della acqua quale risorsa comune.
  • Incoraggiamo i dipendenti e i terzi lungo la catena di approvvigionamento a sviluppare e dimostrare un comportamento responsabile verso l'uso sostenibile e la salvaguardia dell'acqua.
  • Garantiamo il rispetto della legislazione locale, regionale, nazionale e internazionale applicabile.

WATER RISK INDICATORS

Gli indicatori di rischio idrico di Aqueduct mappano i rischi per l’acqua come ad esempio le inondazioni, la siccità e lo stress, usando dati open-source. Gli indicatori sono stati sviluppati usando la modellazione idrologica a lungo termine e vengono periodicamente aggiornati.

Lo stress idrico misura il rapporto tra il totale dei prelievi d’acqua e le riserve rinnovabili superficiali e sotterranee a disposizione (scorte) in una specifica area geografica. I prelievi includono gli usi domestici, industriali e agricoli, consumati e non consumati.

Valori più alti dell’indicatore indicano una maggiore concorrenza tra gli utenti e quindi uno stress maggiore.

Le aree a rischio stress idrico alto sono quelle con valori superiori al 40%.

Entro il 2030, il Gruppo ridurrà del 20% il consumo di acqua per tonnellata di cemento, rispetto ai valori del 2019. Nelle zone ad alto stress idrico, che già presentano consumi specifici più bassi rispetto alla media di Gruppo, l’obiettivo è ridurre del 25% il consumo per tonnellata di cemento.

 

Scenari futuri di stress idrico

  Unità 2022 2030 2040
Cementifici che operano in aree ad alto ed altissimo stress idrico % 36 54 64
Siti che operano in aree ad alto ed altissimo stress idrico % 35 39 41
Obiettivi di riduzione dei consumi specifici di acqua al 2030

-20%

A livello di Gruppo

-25%

Nelle aree geografiche più vulnerabili
Consumi di acqua
per il Gruppo
Unità 2019 2020 2021 2022 2030
Consumi di acqua Litri/ton cemento equivalente 480 445 413 402 384
Riduzione rispetto al 2019     -7% -14% -16% -20%

 

Consumi di acqua
in aree a stress idrico
Unità 2019 2020 2021 2022 2030
Consumi di acqua Litri/ton cemento equivalente 280 287 276 257 210
Riduzione rispetto al 2019     0% -1,5% -8% -25%
Nel 2022 i seguenti impianti hanno adottato un sistema di gestione certificato ISO 14001:

8

n.

Cementifici

(92% della produzione)

33

n.

Impianti di calcestruzzo

(30% della produzione di calcestruzzo)

100

%

Società di gestione dei rifiuti

La trasparenza come valore fondante

Nel 2022, Cementir ha ottenuto una posizione di leadership nella lista CDP Water con un punteggio di A-, collocandosi al di sopra della media del settore (B) e della media europea (B).

CDP valuta il livello di trasparenza con cui le aziende rendicontano le proprie attività legata alla gestione dell’acqua e le misure adottate per mitigare i rischi.

Questionario CDP
Depurazione dell'acqua della cava di Clypot, Belgio

Nella cava di Clypot, in Belgio, situata in un’area con stress idrico, abbiamo stipulato un contratto con l’autorità locale per recuperare l’acqua di cava e destinarla alla rete pubblica di distribuzione, dopo averla resa potabile. Il processo di trattamento delle acque reflue prevede l’eliminazione delle parti solide e di elementi chimici indesiderati come ferro o manganese e controlli specifici per garantirne la qualità batteriologica.

Durante il 2022, il volume di acqua della cava di Clypot fornita per la depurazione è stato di 741.000 m3.

Abbiamo registrato una diminuzione dei volumi forniti rispetto al 2021 a causa di un problema tecnico con l'unità di depurazione. Il nostro obiettivo è massimizzare la quantità di acqua inviata alla depurazione, in futuro anche dalla cava di Gaurain, raggiungendo un totale di circa 5.000.000 m3. Le operazioni di Clypot consentono il recupero dell'acqua di cava nella rete di distribuzione pubblica, rifornendo 20.000 famiglie ed evitando che l'autorità locale debba attingere dai pozzi e proteggendo così le falde acquifere nella zona ad alto stress idrico di Clypot in Belgio.

Riduzione dell'utilizzo di acqua potabile ad Aalborg, Danimarca

Il cementificio di Aalborg utilizzava l'aspersione dell'acqua potabile per la riduzione delle polveri nell'area di stoccaggio del carbone al porto. Abbiamo studiato la possibilità di utilizzare invece acqua tecnica (ad esempio acqua dal pozzo di gesso). Abbiamo installato nuove tubazioni che vanno dall'area centrale alla centrale al porto, comprese le valvole, migliorando così la gestione dell'efficienza idrica. Nel 2022, abbiamo ridotto l'uso di acqua potabile di oltre 16.000 m3.

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